{“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”subtitle”:””,”title_content”:{“component”:”hc_title_image”,”id”:”title-image”,”image”:”https:\/\/intraius.com\/wp-content\/uploads\/2018\/11\/pregnant-1597889_1920-1024×730.jpg|1369|1920|5162″,”full_screen”:false,”full_screen_height”:””,”parallax”:false,”bleed”:””,”ken_burn”:””,”overlay”:””,”breadcrumbs”:false,”white”:true},”title”:”Il ricorso alla gestazione per altri all\u2019estero e i reati di \u201cmaternit\u00e0 surrogata\u201d \u201calterazione di stato\u201d e \u201cfalsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identit\u00e0 o su qualit\u00e0 personali proprie o di altri\u201d”},”section_5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”section_5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”box_middle”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”column_vtfQF”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”Xhugf”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:”<\/p>\n
\\nIl divieto assoluto, imposto dall\u2019art. 12 l. n. 40\/2004, relativo alla surrogazione di maternit\u00e0 in Italia non impedisce agli aspiranti genitori di realizzare il proprio progetto familiare attraverso la gestazione per altri praticata in altri Paesi. Dunque, a causa della disuguaglianza legislativa in materia a livello internazionale, sempre pi\u00f9 spesso i cittadini italiani si recano all\u2019estero per stipulare accordi surrogatori nei Paesi in cui la tecnica procreativa \u00e8 lecita. Conclusa la gestazione, ai genitori committenti viene affidato il bambino in base agli accordi lecitamente stipulati da tutti i partecipanti alla vicenda procreativa, con la conseguente formazione di un certificato di nascita che attesta lo <\/span>status<\/span><\/i> di figlio dei genitori intenzionali. In questi casi le dichiarazioni di nascita sono soggette ai sensi dell\u2019art. 15. D.p.r. n. 396\/2000 alla legge del luogo, ovvero alla legislazione del Paese in cui viene praticata la tecnica procreativa della maternit\u00e0 surrogata. Il conseguente atto di nascita deve essere presentato alle autorit\u00e0 consolari competenti, che procederanno, ai sensi del successivo art. 17, a trasmetterlo all\u2019ufficio di stato civile del comune di residenza di uno o entrambi i genitori. Su richiesta dei genitori, l\u2019ufficiale dello stato civile trascrive l\u2019atto nell\u2019apposito registro se non ravvisa causa di contrasto con l\u2019ordine pubblico internazionale italiano. Tali casi e procedure hanno sollevato questioni penalmente rilevanti nell\u2019ordinamento italiano, vicende che sono state adeguatamente risolte dalla giurisprudenza italiana. <\/span>\\n\\n \\n<\/p>\n \\nI reati principalmente contestati sono quelli di cui all\u2019art. 567 del Codice Penale, ovvero di <\/span>\u201calterazione di stato\u201d<\/b>, e quello di cui all\u2019art. 495 del Codice Penale, ovvero di <\/span>\u201cfalsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identit\u00e0 o su qualit\u00e0 personali proprie o di altri\u201d. <\/b>Le questioni in discussione, nel corso del tempo, sono state ampiamente affrontate in giurisprudenza. In maniera chiara e risolutoria giungono due importantissime sentenze della <\/span>Cassazione penale, la n. 13525 e la n. 48696<\/b>. La Cassazione, con la sentenza <\/span>n. 13525<\/b>, si \u00e8 espressa per la prima volta anche in merito alla rilevanza penale della surrogazione di maternit\u00e0 praticata all\u2019estero. Il caso riguarda una coppia italiana che si \u00e8 recata in Ucraina per svolgere un programma di maternit\u00e0 surrogata. Una volta ottenuto il certificato di nascita e avviata la procedura di trascrizione, in Italia, alla coppia vengono contestati, oltre al <\/span>reato di maternit\u00e0 surrogata<\/b>, quelli di <\/span>alterazione di stato<\/b> e di <\/span>falsa attestazione e dichiarazione a un pubblico ufficiale. <\/b>Contro la sentenza del Tribunale di Napoli, che dichiarava <\/span>assolta la coppia<\/b>, viene presentato ricorso in Cassazione.<\/span>\\n\\nDalla sentenza emerge come la <\/span>surrogazione di maternit\u00e0<\/b>, se compiuta in uno Stato dove \u00e8 consentita e in modo conforme alla legge dello stesso, non pu\u00f2 essere punita ai sensi dell\u2019art. 12, l. n. 40\/2004, in quanto l\u2019interpretazione costituzionalmente orientata dell\u2019art. 9 c.p., che disciplina i casi dei delitti comuni commessi all\u2019estero da cittadini italiani, richiede la doppia incriminazione, cio\u00e8,<\/span> il divieto di maternit\u00e0 surrogata deve essere previsto anche dal Paese in cui si fa ricorso alla tecnica.<\/b> Al fine di prospettarsi il delitto di <\/span>alterazione di stato, <\/b>la falsit\u00e0 deve caratterizzare il momento relativo alla formazione dell\u2019atto. Dichiarazione falsa che non esiste, in quanto bisogna tenere in considerazione che la legge ucraina riconosce come genitori i soggetti che fanno ricorso alla pratica, ovvero i genitori intenzionali. Quindi, non pu\u00f2 essere considerata falsa la condotta dei genitori intenzionali con conseguente alterazione dello stato del nato, in quanto l\u2019atto, ai sensi del art. 15, d.p.r. 396\/2000, deve essere formato in base alla legge del Paese in cui si ricorre alla maternit\u00e0 surrogata e non a quella italiana. Secondo la Corte non pu\u00f2 configurarsi neanche il delitto di <\/span>false attestazioni o dichiarazioni a un pubblico ufficiale sulla identit\u00e0 o qualit\u00e0 proprie o altrui,<\/b> in quanto la coppia si limita a fare una dichiarazione che trova fondamento in un atto giuridicamente valido e vero, legalmente costituito all\u2019estero. Alle stesse conclusioni assolutorie giunge anche la <\/span>sentenza n. 48696<\/b> del 2006 escludendo i reati in questione. In particolare, il fatto trae origine da una maternit\u00e0 surrogata svolta in Ucraina da una coppia di genitori, a cui viene contestato il reato di <\/span>alterazione di stato<\/b>, dinanzi al Tribunale di Trieste. Ottenuta <\/span>sentenza assolutoria<\/b> perch\u00e9 il <\/span>\u201cfatto non costituisce reato\u201d,<\/b> con conseguente conferma da parte della Corte d\u2019Appello locale, il Procuratore Generale della Repubblica propone ricorso per Cassazione. La Corte di Cassazione argomenta come il reato di alterazione di stato richiede per configurarsi il <\/span>\u201cdolo generico, cio\u00e8 la coscienza e volont\u00e0 di rendere dichiarazioni non rispondente alla realt\u00e0 con specifico riguardo allo stato civile del neonato\u201d.<\/b> Nel caso di specie, visto che i minori figuravano nel certificato di nascita in base alla legge ucraina, quali figli della coppia, \u00e8 dunque ragionevole il dubbio che gli imputati abbiano ritenuto di essere i genitori dei neonati e legittimati ad avviare la procedura di trascrizione. Interessante, \u00e8 come la Corte argomenta l\u2019irrilevanza del mancato rapporto di discendenza genetica con il bambino, in merito alla configurazione del delitto di alterazione di stato. La Cassazione sottolinea come i costumi sociali siano cambiati nel tempo, per cui oggi al tradizionale concetto di genitorialit\u00e0 biologica, basato sul legame genetico fra i componenti della famiglia, si \u00e8 affiancato un pi\u00f9 elastico concetto di genitorialit\u00e0 legale, conferendo maggior valenza all\u2019aspetto giuridico sociale che lega i membri familiari.<\/span>\\n<\/p>\n \\n Sulla base delle argomentazioni e soluzioni giurisprudenziali analizzate, nel caso venga fatto ricorso alla surrogazione di maternit\u00e0 all\u2019estero, i certificati di nascita che conformemente alla legge del Paese in cui la gestazione per altri viene praticata, riconoscono la maternit\u00e0 e paternit\u00e0 dei genitori intenzionali, non configurano i delitti di <\/span>alterazione di stato<\/b> e di <\/span>falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identit\u00e0 o su qualit\u00e0 personali proprie o di altri<\/b>. Inoltre, non pu\u00f2 configurarsi neanche il <\/span>delitto di surrogazione di maternit\u00e0<\/b>, a meno che non venga praticata la tecnica in modo illecito anche all\u2019estero.<\/span>\\n\\nLa situazione \u00e8 ovviamente complessa, l\u2019elemento principlae \u00e8 non commettere errori nel paese di destinazione, scegliere un paese nel quale la maternit\u00e1 surrogata \u00e8 assolutamente legale e rispettare rigorosamente le norme locali. E\u2019 pertanto essenziale essere seguiti da esperti che abbiano una conoscenza esaustiva della materia sia in Italia che nei vari Paesi in cui la gestazione per altri \u00e8 praticata.<\/span>“}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{},”css”:{},”css_page”:””,”template_setting”:{“settings”:{“id”:”settings”}},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:”https:\/\/intraius.com\/wp-content\/uploads\/2018\/11\/pregnant-1597889_1920-1024×730.jpg|1369|1920|5162″,”excerpt”:””,”extra_1″:””,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" {“main-title”:{“component”:”hc_title”,”id”:”main-title”,”subtitle”:””,”title_content”:{“component”:”hc_title_image”,”id”:”title-image”,”image”:”https:\/\/intraius.com\/wp-content\/uploads\/2018\/11\/pregnant-1597889_1920-1024×730.jpg|1369|1920|5162″,”full_screen”:false,”full_screen_height”:””,”parallax”:false,”bleed”:””,”ken_burn”:””,”overlay”:””,”breadcrumbs”:false,”white”:true},”title”:”Il ricorso alla gestazione per altri all\u2019estero e i reati di \u201cmaternit\u00e0 surrogata\u201d \u201calterazione di stato\u201d e \u201cfalsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identit\u00e0 o su qualit\u00e0 personali proprie o di altri\u201d”},”section_5ZtkF”:{“component”:”hc_section”,”id”:”section_5ZtkF”,”section_width”:””,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”vertical_row”:””,”box_middle”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”section_content”:[{“component”:”hc_column”,”id”:”column_vtfQF”,”column_width”:”col-md-12″,”animation”:””,”animation_time”:””,”timeline_animation”:””,”timeline_delay”:””,”timeline_order”:””,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”main_content”:[{“component”:”hc_wp_editor”,”id”:”Xhugf”,”css_classes”:””,”custom_css_classes”:””,”custom_css_styles”:””,”editor_content”:” INTRODUZIONE \\nIl divieto assoluto, imposto dall\u2019art. 12 l. n. 40\/2004, relativo alla surrogazione di maternit\u00e0 in Italia non impedisce agli […]<\/p>\n","protected":false},"author":25,"featured_media":5162,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[81],"tags":[],"yoast_head":"\nIL DIRITTO PENALE ITALIANO E GLI INTERVENTI CHIARI E RISOLUTORI DELLA CORTE DI CASSAZIONE<\/b><\/h2>\n
CONCLUSIONI<\/b><\/h2>\n