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\\nL\u2019evoluzione della societ\u00e0 insieme all\u2019avanzata tecnologia disponibile al giorno d\u2019oggi hanno permesso che fenomeni in passato tab\u00fa o inesistenti siano diventati realt\u00e0 e, per fortuna, total mente accettati in gran parte della popolazione ed in molti Paesi nel mondo. La gestazione per altri \u00e8 sicuramente uno di questi e, oltre a favorire la realizzazione del desiderio genitoriale per le coppie eterosessuali con gravi problemi di fertilit\u00e0, risulta essere l\u2019unica tecnica procreativa in grado di oltrepassare i limiti naturali per le coppie omosessuali, in particolare per quelle di sesso maschile dando loro la possibilit\u00e0 di diventare genitori e formare un famiglia insieme all\u2019istituto dell\u2019adozione che, purtroppo, non \u00e8 per loro consentita in tutti i Paesi. Nel presente articolo cercheremo di chiari\\nre come e mediante che strumenti una coppia omosessuale pu\u00f2 riconoscere la filiazione del nascitu ro nato all\u2019estero mediante maternit\u00e0 surrogata (volgarmente chiamata anche utero in affitto).\\n\\n\\n<\/p>\n
\\nNella giurisprudenza italiana \u00e8 ampiamente condivisa l\u2019idea secondo cui un minore possa essere educato adeguatamente e crescere in una famiglia omosessuale.\\n\\nInfatti, la giurisprudenza di legitti mit\u00e0 e quella di merito hanno valorizzato il rapporto genitoriale nelle famiglie composte da persone dello stesso sesso, riconoscendo rapporti di filiazione costituiti all\u2019estero, anche quando \u00e8 stato fatto ricorso a tecniche vietate in Italia. Ponendo particolare attenzione alla maternit\u00e0 surrogata internazionale, \u00e8 dalla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell\u2019Uomo che derivano i prin cipi cardine in materia. Al riguardo, si segnalano i casi Mannesson c. Francia, Labasse c. Francia e un Advisory Opinion (Parere preventivo) richiesto dalla Corte di Cassazione francese alla CEDU. Secon do la giurisprudenza europea, all\u2019Italia viene imposto il riconoscimento del rapporto genitoriale tra il bambino nato da maternit\u00e0 surrogata all\u2019estero ed il genitore biologico, inoltre, deve essere messo a disposizione da parte dello Stato uno strumento giuridico capace di tutelare il rapporto genitoriale tra il bambino e il genitore solo intenzionale, ovvero che non ha apportato materiale genetico, altrimenti risulterebbe leso il diritto al rispetto della vita privata e familiare del minore, in violazione dell\u2019art. 8 CEDU, non permettendo ai nati di vedere riconosciuto il loro diritto all\u2019identit\u00e0 personale. Dunque, allo stato legislativo e giurisprudenziale attuale, il rapporto di filiazione trover\u00e0 pieno riconoscimento, in un primo momento, solo nei confronti del genitore legato al bambino da un legame genetico. Mentre, il riconoscimento del rapporto genitoriale tra il nato e il solo genitore intenzionale trover\u00e0 luogo solo in un secondo momento. In ogni caso, dalla Corte Europea dei Diritti Umani deriva l\u2019obbligo per gli stati membri di riconoscere entrambi i genitori e, si sottolinea, le sentenze del tribunale europeo sono vincolanti per l\u2019Italia e gli altri stati firmatari della convenzi one, i quali dovranno adattare la loro legislazione o giurisprudenza ai dettami della predetta corte.\\n\\nIl contrasto con l\u2019ordine pubblico internazionale dell\u2019atto di nascita straniero e la Stepchild Adoption o adozione in casi particolari come strumento per riconoscere la filiazione di entra mi i genitori intenzionali.\\n\\nLo strumento legislativo messo a disposizione dall\u2019ordinamento italiano per regolare i casi in questi one, cos\u00ec come stabilito dalla Cassazione a Sezioni Unite, n. 12193, 8 maggio 2019, \u00e8 la Stepchild adoption (adozione del figlio del partner). Infatti, la Cassazione italiana, riunita nel suo pi\u00f9 alto con senso a SS. UU. (Sezioni Unite), con la sentenza n. 12193, 8 maggio 2019, in merito ad un caso di maternit\u00e0 surrogata internazionale intrapreso da una coppia omosessuale di sesso maschile, affer ma la contrariet\u00e0 all\u2019ordine pubblico internazionale del certificato di nascita straniero nella parte in cui riconosce la genitorialit\u00e0 del secondo padre non legato geneticamente al bambino, in quanto contrario al divieto di maternit\u00e0 surrogata. Sempre in riferimento a quest\u2019ultimo, le SS.UU., al fine di tutelare il rapporto familiare con il nascituro, suggeriscono la possibilit\u00e0 di ricorrere all\u2019 adozione in casi particolari ex art. 44, lett. d) l. n. 184\/1983, che permette l\u2019adozione \u201cquando vi sia la constata impossibilit\u00e0 di affidamento preadottivo\u201d (Stepchild adoption).\\n\\nQuindi, mediante l\u2019intervento delle SS.UU., lo strumento alternativo alla trascrizione del provvedimento o certificato di nascita straniero attestante il rapporto di filiazione tra il geni tore solo intenzionale e il bambino nato da gestazione per altri all\u2019estero, \u00e8 stato individuato nell\u2019adozione in casi particolari, art. 44 lett. d) l. n. 183\/1984.\\n<\/p>\n
\\nIn riferimento a quanto appena detto, in tempi recenti \u00e8 stata sollevata questione di illegittimit\u00e0 costituzionale da parte della Cass. Civile, I, Sez., 29 aprile 2020, n. 8325. Quest\u2019ultima, sostiene che nelle decisioni che riguardano i casi di specie non si possa prescindere dai principi di diritto emessi dalla Corte Europea dei Diritti dell\u2019Uomo che, impongono scelte diverse da quelle adottate dalle SS.UU., con la sentenza dell\u20198 maggio 2019. Infatti, se pur attraverso la messa a disposizione della Stepchild adoption, l\u2019ordinamento italiano mette a disposizione uno strumento alternativo alla tras crizione in grado di tutelare il rapporto genitoriale legalmente costituitosi all\u2019estero tra il genitore solo intenzionale e il bambino nato da maternit\u00e0 surrogata, secondo la Cass. Civile, 29 aprile 2020, n. 8325, tale strumento non rispetta i parametri imposti dalla CEDU. Nell\u2019 ordinanza n. 8325, la Corte esprime un forte disappunto verso l\u2019utilizzo dell\u2019art.44 lett. d) l. n. 183\/1984, considerato non idoneo a garantire adeguatamente l\u2019interesse del minore, in quanto da esso non deriva un riconoscimento del rapporto di filiazione rapido, effettivo e analogo a quello naturale tra il minore e il solo genitore intenzionale non legato geneticamente al bambino, cos\u00ec come impone la Corte Europea dei Diritti dell\u2019Uomo. Inoltre, nella maternit\u00e0 surrogata il bambino \u00e8 figlio di un progetto comune e in dottrina si \u00e8 sostenuto come nei casi di specie l\u2019adozione risulta una \u201cfinzione\u201d in quanto si adotta il \u201cfiglio altrui, non il proprio\u201d. In conclusione, la Cassazione Civile con l\u2019ordinanza n. 8325, in base all\u2019idea che l\u2019interesse del minore venga pienamente soddisfatto solo mediante il diretto riconosci mento nell\u2019ordinamento interno del rapporto di filiazione legalmente costituitosi all\u2019estero, ritiene che ricorrano i presupposti per rimettere alla Corte Costituzionale la questione di legittimit\u00e0 costituzionale degli artt. 12, comma 6, l. n. 40\/2004, 18 d.p.r. n. 396\/2000, 64, comma 1, lett. g), l. n. 218\/95, se interpretati alla luce della soluzione emessa dalle SS.UU. nella parte in cui si esclude, perch\u00e9 in contrasto con l\u2019ordine pubblico internazionale, il riconoscimento dei provvedimenti giuris dizionali stranieri nei quali viene riconosciuto il rapporto di filiazione tra i nati da maternit\u00e0 surroga ta e il solo genitore intenzionale. Quindi, ai dubbi relativi all\u2019idoneit\u00e0 della Stepchild adoption a tute lare il superiore interesse del minore, costituzionalmente garantito, e se il divieto di trascrizione del provvedimento straniero nella parte in cui si accerti il rapporto di filiazione tra il nato e il genitore solo intenzionale \u00e8 legittimo secondo la nostra Costituzione, dar\u00e0 risposta la Corte Costituzionale.\\n<\/p>\n
\\n\u00c8 risaputo che la famosa legge Cirinn\u00e0 non ha esteso il diritto di adottare il con-figlio alle coppie omosessuali. I giudici, per\u00f2, hanno sempre autorizzato, dal 2014, l\u2019adozione anche all\u2019interno delle famiglie arcobaleno, grazie ad una interpretazione estensiva dell\u2019art. 44 lett. d) (Stepchild adoption) che indica come il minore possa essere adottato \\”quando vi sia la constatata impossibilit\u00e0 di affidamento preadottivo\\”, ovvero quando non vi siano le condizioni per affidarlo. Con l’approvazione della legge Cirinn\u00e0, il Parlamento ha inserito un codicillo: \u201cresta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti\\”; in questo modo si \u00e8 evitato che la mancata estensione della stepchild alle coppie gay potesse essere strumentalizzata per cancellare i diritti delle famiglie arcobaleno ormai acquisiti.\\nAdesso con il parere della Corte Europea dei Diritti dell\u2019Uomo e con la recente giurisprudenza della Corte di Cassazione si fissa un nuovo caposaldo in materia ed una nuova certezza per le coppie omo sessuali. In particolare, nella gestazione per altri sembra ormai limitata la discrezionalit\u00e0 del giudice del caso concreto nel decidere se concedere o meno l\u2019adozione. Infatti nei casi di maternit\u00e0 surroga ta il riconoscimento di tale filiazione per entrambi i coniugi \u00e8 un obbligo per l\u2019ordinamento italiano e gli stessi giudici hanno pochi o nessun margine interpretativo o discrezionale. In attesa della pronuncia della Corte Costituzionale che potrebbe portare al riconoscimento diretto della filiazi one, per il momento possiamo esultare per una nuova conquista in materia di diritti civili. Difatti, se consigliati bene da esperti della materia come i professionisti che compongono il Team di INTRAIUS e facendo le cose per bene nel paese di destinazione (aspetto essenziale in questi casi) si pu\u00f2 avere la quasi certezza del riconoscimento della filiazione di entrambi i genitori in Italia.”}]}],”section_settings”:””},”scripts”:{},”css”:{},”css_page”:””,”template_setting”:{“settings”:{“id”:”settings”}},”template_setting_top”:{},”page_setting”:{“settings”:[“lock-mode-off”]},”post_type_setting”:{“settings”:{“image”:””,”excerpt”:””,”extra_1″:””,”extra_2″:””,”icon”:{“icon”:””,”icon_style”:””,”icon_image”:””}}}}<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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