Tornata al centro del dibattito politico italiano, seppur per pochi giorni, la maternità surrogata continua ad essere un argomento tabù per gli italiani.
Maternità surrogata: argomento tabù per gli italiani
Il botta e risposta fra gli esponenti della Lega, i rappresentanti del M5S e quelli della società civile hanno contribuito (in particolare gli interventi dei leghisti) ancora una volta a rincarare la dose di disinformazione e soprattutto di paura sull’argomento, tanto che viene da pensare che forse era proprio quello il fine.
Si è fatto riferimento in particolare alla circostanza del riconoscimento o legalizzazione dei neonati. In primis occorre ricordare che in Italia la maternità surrogata, così come la sua promozione in qualsiasi forma è vietata dal disposto dell’art. 12 comma sesto della l. 40/2004.
Tuttavia, proprio in risposta a questo divieto assoluto, sono numerose le persone - single o coppie- che per accedere a questa pratica si sono recate all’estero negli ultimi anni, in paesi nei quali la maternità surrogata è regolata o quanto meno consentita.
Ebbene, se da una parte il ricorso alla maternità surrogata all’estero sembra essere la soluzione per realizzare il desiderio di diventare genitori, questa stessa circostanza pone i genitori intenzionali di fronte a un’altra serie di questioni, dubbi e timori. Ci riferiamo proprio all’aspetto che è stato al centro del dibattito politico e mediatico qualche settimana fa, ossia al riconoscimento dei neonati.
Situazione del neonato nell’ambito dell’ordinamento italiano
Con questa espressione si fa riferimento alla definizione da un punto di vista giuridico della situazione del neonato nell’ambito dell’ordinamento italiano, quello dei genitori d’intenzione. Questi ultimi, fin dal momento della nascita del bebé sono riconosciuti come genitori a tutti gli effetti nel paese in cui si è praticata la maternità surrogata (in forza della legislazione dello stesso), tuttavia prima o subito dopo il rientro in Italia (a seconda dei casi) si ritrovano sovente ad affrontare numerose difficoltà per ottenere nel proprio paese il riconoscimento pieno del loro status genitoriale, nonché la tutela dell’interesse superiore del proprio figlio a una identità personale chiara ed univoca ed al rispetto della propria vita privata e familiare. Oltre alle difficoltà burocratiche e legali i neo genitori sono spesso soggetti alla paura di dover affrontare un procedimento penale per alterazione di stato (articolo 567 co. 2 c.p.) o false dichiarazioni al pubblico ufficiale su qualità personali (articolo 495, co. 2, n. 1 c.p.).
Si tratta di un rischio di cui è opportuno tenere conto nel momento in cui ci si accinge ad iniziare un processo di maternità surrogata, cosí come nello sviluppo dello stesso.
Intraius: avvocati esperti in diritto italiano e internazionale
Come avvocati esperti in diritto italiano e internazionale e con una vastissima esperienza in materia di maternità surrogata internazionale, il team di professionisti di Intraius è a disposizione dei neo genitori o delle persone che si apprestano a iniziare un processo di maternità surrogata all’estero. Grazie alla conoscenza profonda e aggiornata della materia, maturata sulla base di anni di esperienza reale sul campo nei diversi paesi nei quali si pratica la maternità surrogata, siamo in grado di fornire consulenza legale per vivere un processo sicuro, ridurre al minimo il rischio di affrontare un processo penale e accompagnare i neo genitori nella fase di legalizzazione del neonato, assicurando la tutela dei diritti di entrambi.
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